Mi chiamo Arcadia Castorri, nata a Cesena (FC) il 16/09/1953.
Ho vissuto i primi 30 anni a Cesena. Ho completato gli studi di giurisprudenza, ma non ho presentato e discusso la tesi, a causa di un crack finanziario della mia famiglia di origine.
Trasferitami a Faenza stavo iniziando un contatto con l’Opificio delle pietre dure di Firenze, per una vecchia passione personale (avrei fatto architettura piuttosto che giurisprudenza, ma le amiche andavano tutte a Bologna e Architettura era a Firenze).
La nascita del mio ultimo figlio Marco mi ha portato a fare altro. Marco nasce da gravidanza gemellare con età gestazionale bassissima. Residua da vita in culla termica cecità da ROP, sordità neurosensoriale e deficit motorio da esiti di leucomalacia periventricolare. Tutti danni da iperossigenazione. Affrontando le sue problematiche conosco il complesso mondo delle disabilità importanti, di difficile approccio e gestione, da 31 anni a questa parte, sia in campo medico che abilitativo al vivere. Ho, per fortuna, potuto contattare centri specializzati a livello europeo (direi mondiale). Così ho imparato una modalità di approccio particolare: si può, anche così si può.
Sono a disposizione per condividere quanto imparato con chiunque ne necessiti. Non sembri così diversa dalle altre disabilità quella visiva e uditiva. Spesso la limitazione intellettiva è assimilabile ad una limitazione visiva: se non nel vedere, nel guardare. Modalità di approccio, quindi, valide per un ipovedente possono risultare utili anche nel caso di una disabilità diversa ma che comporta un rifiuto all’utilizzo di un visus che sarebbe perfetto. Non mi dilungo in questa sede. Aggiungo a titolo informativo, che la mia passione atavica per arte, architettura e costruzioni mi ha portata ad acquisire qualche competenza anche a questo livello. Se vi servo sono qua.